Presentazione
La coscienza di Zeno-1923- è la storia di Zeno Cosini, che sentendosi malato, all’età di circa 50 anni si reca dallo psicanalista affinché lo aiuti a capire la causa del suo disagio.
Lo psicanalista gli suggerisce di scrivere un diario annotando qualsiasi ricordo e/o emozione relativi al passato -dall'infanzia in avanti- così da poter risalire all'origine della sua malattia.
Zeno inizia così quel viaggio interiore alla scoperta di sé che ci restituisce la storia della sua vita e ma anche il senso della sua malattia, cioè di quella inettitudine che gli impedisce di portare a termine progetti, di prendere decisioni-specie quando queste richiedono un coraggio che lui sa di non avere-, di sentirsi padrone della propria esistenza.
Il romanzo inizia con un una doppia introduzione, il Preambolo, cioè la parte in cui Zeno, prima di accingersi alla stesura del suo diario, esprime i propri dubbi sul percorso terapeutico appena intrapreso, e la Prefazione-che precede il Preambolo- in cui lo psicanalista dottor S. spiega che ha deciso di pubblicare il diario di Zeno per punirlo di aver abbandonato prematuramente la terapia.
La struttura
Il romanzo vero proprio, cioè il diario di Zeno, si snoda attraverso sei nuclei tematici
1. Il fumo. Zeno ricorda le prime sigarette fumate per desiderio di trasgressione quando era poco più che un bambino. Rubava le sigarette che il padre lasciava fumate a metà per il solo gusto di sfidarlo. Il capitolo prosegue con il racconto degli innumerevoli tentativi di interrompere l'insana abitudine negli anni a venire.
2. La morte del padre. Zeno descrive il rapporto conflittuale con il padre: uomo autoritario e forte, sempre in grado di dirigere la propria vita, agli occhi di Zeno incarna la salute che egli sente di non avere. L'episodio più significativo del capitolo è il racconto dell'ultimo istante di vita dell'uomo che, raccolte le forze, colpisce il figlio con un sonoro schiaffo come a volerlo punire della sua inettitudine.
3. La storia del mio matrimonio. Zeno, innamoratosi di Ada Malfenti -una delle figlie del suo datore di lavoro- viene da lei respinto, quindi si dichiara alle sorelle. Rifiutato da tutte, ripiega su Augusta -la più brutta delle Malfenti- che sorprendentemente accetta di sposarlo, pur sapendo di non essere amata.
4. La moglie e l’amante. Questo capitolo racconta la vita matrimoniale di Zeno e i suoi tradimenti. Poco sincero con se stesso, Zeno inganna senza alcun senso di colpa sia la moglie che l'amante.
5. Storia di un’associazione commerciale. Si parla della ditta presso la quale lavorano Zeno e Guido, il marito di Ada. In questo capitolo si coglie un primo ribaltamento di ruoli tra salute e malattia: Zeno, apparentemente perdente, si avvia a diventare vincente, mentre Guido, il vincente antagonista di Zeno, fallisce perdendo tutto quello che ha e muore suicida.
6. Psico-analisi. È il capitolo conclusivo del romanzo. Zeno rinuncia alla psicanalisi perché comprende di non averne bisogno: Zeno non è malato, la malattia è la vita stessa, così imprevedibile, contraddittoria e originale per tutti.
I temi: analisi-interpretazione
I primi 5 capitoli ruotano tutti intorno al tema della malattia di Zeno, della sua inettitudine a vivere: Zeno è alle prese con una serie di fallimenti, di percorsi intrapresi e mai conclusi, di inganni e autoinganni (scuse che racconta a se stesso per giustificare di volta in volta la propria vigliaccheria o la propria meschinità).
A fare da contrappunto alla malattia di Zeno c’è la piena salute di chi, come il padre di Zeno o il cognato Guido, sa cosa fare, non esita a decidere e sembra essere in grado di governare la propria vita.
Man mano che Zeno procede nel suo viaggio interiore e riempie pagine di diario, acquista consapevolezza crescente (coscienza, appunto) che indipendentemente dalla propria inettitudine, paradossalmente egli ha ottenuto dalla vita più di quanto avrebbe potuto immaginare: lui, che si è sempre sottratto alle responsabilità, che mai ha osato decidere, che si è mosso nella vita come un elefante in una cristalliera, dalla vita ha avuto tutto; si è arricchito pur non avendo il bernoccolo degli affari, ho avuto l’amore incondizionato di Augusta, sposata per caso ma che nel tempo si è rivelata l’unica donna adatta a lui. Insomma, Zeno comprende che la vita è un paradosso, è assurda e nella sua assurdità-irrazionalità dispensa castighi o premi indipendentemente da demeriti e meriti.
Compreso ciò, Zeno sente di essere guarito o almeno di non essere più malato di quanto non lo siano tutti gli altri.
L’unica differenza tra sé e gli altri sta nel fatto che mentre lui è consapevole della propria malattia, vale a dire della propria fragilità, dell’incapacità di avere il controllo sulla vita-gli altri lo ignorano o preferiscono ignorarlo.
La vita
somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i
giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la
vita è sempre mortale. Non sopporta cure.
La vita
somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i
giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la
vita è sempre mortale. Non sopporta cure.
La vita
somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i
giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la
vita è sempre mortale. Non sopporta cure.
La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale. Non sopporta cure.