Cos’è
il Positivismo? Quando si afferma?
Il
Positivismo è una corrente filosofica che prende avvio da Auguste Comte (1798-1857)
e da Herbert Spencer (1820-1903) nella seconda metà dell’Ottocento.
L'idea del Positivismo
Il
Positivismo afferma la superiorità del dato concreto (in latino positum)
sull’astrattezza; la supremazia della scienza sulla metafisica: solo la scienza, poiché fondata sul rigore del metodo sperimentale, garantisce una conoscenza affidabile e a 360 gradi. La scienza è in grado di spiegare tutto, sia il mondo naturale/fisico che la
realtà umana.
Il
primo a dimostrare che anche l’uomo è un fenomeno al pari degli altri è lo scienziato Charles Darwin. (1809-1882).
Esibendo prove a sostegno della sua tesi, egli sostiene la teoria dell’evoluzione (L’origine
dell’uomo, 1871) e della selezione naturale (L’origine delle specie,
1859): l’uomo, come ogni altro animale, si è evoluto sviluppando
caratteristiche che gli hanno permesso di sopravvivere e di adattarsi all’ambiente. I caratteri acquisiti nel corso dell'evoluzione sono stati poi ereditati dalle generazioni successive.
La
teoria dell’evoluzione è evidentemente in netto contrasto con il creazionismo
biblico -Dio ha creato l’uomo, che dunque è sempre stato così com'è- e spazza via ogni visione provvidenziale della
vita/ realtà.
La
teoria darwiniana è per il Positivismo la dimostrazione lampante che la scienza
è in grado di spiegare qualunque cosa.
Le
implicazioni del darwinismo sono:
1. da una
parte l’idea che, come nel mondo naturale, anche nella Storia esista un’evoluzione,
dunque la società inevitabilmente progredisce sempre verso il meglio;
2. dall’altra, l’idea che sopravvivono solo gli individui che hanno ereditato dalle precedenti
generazioni i caratteri adatti alla vita e all’ambiente. Quest’idea (darwinismo sociale) più tardi costituirà legittimazione del diritto del più forte/del migliore nel rapporto tra gli individui, tra gli Stati e/o tra le razze.
Le
scienze umane
L’idea
positivista che anche la realtà umana accada e si spieghi in base a leggi osservabili e scientificamente
dimostrabili viene accolta dalla letteratura (nasce così il Naturalismo),
e dà vita alle scienze umane come la psicologia, la sociologia, la
linguistica, l’antropologia culturale.
Ogni
fenomeno culturale si spiega alla luce del contesto.
Come
si spiega l’esaltazione positivista della scienza?
Si
spiega considerando il contesto: nella seconda metà dell’Ottocento la scienza e
la sua applicazione stavano ottenendo risultati straordinari (nuovi mezzi di trasporto
e di comunicazione, enormi progressi in medicina con la messa a punto dei
primi vaccini, ecc.) che stavano modificando il mondo e migliorando la vita.
Il
Positivismo nasce in questo contesto: esso registra i progressi della scienza, ne prende atto ed
elabora una visione del mondo (una filosofia) improntata all’ottimistica (quasi
cieca) fiducia nella Scienza e nella Ragione.
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